Curatrice ildegardiana

Hildegard Von Bingen fu una religiosa benedettina tedesca di ampie ed alternative vedute per l'epoca in cui visse. Fu, tra le tante altre cose di cui si interessò, una guaritrice che propose l'utilizzo di medicine alternative per l'epoca; aperta a tutti i campi e che si definiva non colta ma "istruita nel profondo dell'anima", desiderosa di comprendere i misteri celati nell'essenza di ogni creatura. Donna disponibile nonostante i numerosi impegni in molteplici attività alle quali si dedicava, non rifiutava il suo conforto con parole di saggezza. Seguì sempre la sua ispirazione divina, le sue visioni interiori senza venire a compromessi con nessuno, nemmeno con la Chiesa e gli Imperatori.
La visione che ella aveva dell'uomo nella sua globalità era quella di un unicum con corpo-mente-spirito, vedendo la malattia come una rottura dell'equilibrio tra essi, mentre la salute come la riconquista dell'equilibrio perso attraverso la condotta di una vita sana, ritornando ad un contatto con la natura ed i suoi ritmi, dove si ritrova un contatto con il divino. Il segreto del mantenimento della salute era l'esercitare la virtù della discrezio, ossia il senso della giusta misura in ogni campo, conducendo per tanto una vita senza eccessi, mantenendo un corpo sano, alimentato con cibi sani. Inoltre Ildegarda sosteneva che chi mantiene un animo tranquillo ed equilibrato, non avverte più nulla di triste, di cattivo e il cuore può schiudersi alla vera gioia, come i fiori si aprono alla luce del sole.
Si propone quindi il banco di una curatrice medievale di scuola Ildegardiana, in cui la didattica si basa sulla spiegazione delle attrezzature e degli elementi curativi quali pietre, diete e stili di vita ideali, esponendo alcune delle tecniche curative da lei utilizzate, relative ai tre elementi (corpo-mente-spirito) responsabili dell'equilibrio dell'uomo.
La visione che ella aveva dell'uomo nella sua globalità era quella di un unicum con corpo-mente-spirito, vedendo la malattia come una rottura dell'equilibrio tra essi, mentre la salute come la riconquista dell'equilibrio perso attraverso la condotta di una vita sana, ritornando ad un contatto con la natura ed i suoi ritmi, dove si ritrova un contatto con il divino. Il segreto del mantenimento della salute era l'esercitare la virtù della discrezio, ossia il senso della giusta misura in ogni campo, conducendo per tanto una vita senza eccessi, mantenendo un corpo sano, alimentato con cibi sani. Inoltre Ildegarda sosteneva che chi mantiene un animo tranquillo ed equilibrato, non avverte più nulla di triste, di cattivo e il cuore può schiudersi alla vera gioia, come i fiori si aprono alla luce del sole.
Si propone quindi il banco di una curatrice medievale di scuola Ildegardiana, in cui la didattica si basa sulla spiegazione delle attrezzature e degli elementi curativi quali pietre, diete e stili di vita ideali, esponendo alcune delle tecniche curative da lei utilizzate, relative ai tre elementi (corpo-mente-spirito) responsabili dell'equilibrio dell'uomo.
© copyright Associazione Culturale Opificium
Tutte le foto e i testi sono di proprietà dell’Associazione. Con ciò non vogliamo vietarne completamente l’uso, a patto che se ne indichi la provenienza e/o autore. Grazie.
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