La Compagnia della Gazza

Già dal XIII sec. si hanno testimonianze scritte in Italia della comparsa delle prime compagnie di ventura, vere e proprie truppe mercenarie inizialmente al soldo di imperatori o re, che li seguivano durante le campagne militari e che incrementavano il numero degli uomini dell’esercito regolare.
Si trattava di soldati di mestiere il cui unico obiettivo era l'occasione di arricchirsi con qualsiasi mezzo, al servizio di chi sfruttava questa loro avidità. Molto spesso era solo il miraggio del bottino e non il "soldo", cioè la paga distribuita dal condottiero o da chi per lui, a spingerli in questa attività; tanto meno una consapevolezza politica o morale.
Solitamente erano costituite da poche persone con una struttura poco o per nulla gerarchizzata, veniva riconosciuto solamente un capitano che spesso veniva scelto per il prestigio sul campo o per meriti di guerra. Per riconoscersi sul campo di battaglia o durante gli assedi ogni compagnia aveva un vessillo sotto il quale combatteva e che spesso dava il nome al gruppo stesso.
« Gente son sanza freno, e mai non pensan se non di usurpare » (Anonimo del 1300.)
La “Compagnia della Gazza” è la riproposizione di una di queste compagnie mercenarie di arcieri che prestavano il loro servizio nel periodo feudatario del XII-XIII sec.
La ricostruzione da noi presentata offre uno spaccato della vita della compagnia durante un campo di assedio o di un semplice spostamento durante una campagna militare.
Viene quindi allestito un accampamento di tende con tutte le attrezzature necessarie per la vita all’aperto e per la guerra, storicamente compatibili con il periodo prescelto.
All’interno dell’area di “bivacco” vengono proposte attività come tiro con l’arco, addestramento alle armi, cucina di pietanze da campo, attività di costruzione e riparazioni di archi, attività di vita all’aperto medievali, passatempi e giochi di intrattenimento, spiegazioni di usi e costumi delle realtà militari medievali.
La didattica viene svolta da personale qualificato che in costume interpreta la soldataglia mercenaria facente parte della compagnia.
Si trattava di soldati di mestiere il cui unico obiettivo era l'occasione di arricchirsi con qualsiasi mezzo, al servizio di chi sfruttava questa loro avidità. Molto spesso era solo il miraggio del bottino e non il "soldo", cioè la paga distribuita dal condottiero o da chi per lui, a spingerli in questa attività; tanto meno una consapevolezza politica o morale.
Solitamente erano costituite da poche persone con una struttura poco o per nulla gerarchizzata, veniva riconosciuto solamente un capitano che spesso veniva scelto per il prestigio sul campo o per meriti di guerra. Per riconoscersi sul campo di battaglia o durante gli assedi ogni compagnia aveva un vessillo sotto il quale combatteva e che spesso dava il nome al gruppo stesso.
« Gente son sanza freno, e mai non pensan se non di usurpare » (Anonimo del 1300.)
La “Compagnia della Gazza” è la riproposizione di una di queste compagnie mercenarie di arcieri che prestavano il loro servizio nel periodo feudatario del XII-XIII sec.
La ricostruzione da noi presentata offre uno spaccato della vita della compagnia durante un campo di assedio o di un semplice spostamento durante una campagna militare.
Viene quindi allestito un accampamento di tende con tutte le attrezzature necessarie per la vita all’aperto e per la guerra, storicamente compatibili con il periodo prescelto.
All’interno dell’area di “bivacco” vengono proposte attività come tiro con l’arco, addestramento alle armi, cucina di pietanze da campo, attività di costruzione e riparazioni di archi, attività di vita all’aperto medievali, passatempi e giochi di intrattenimento, spiegazioni di usi e costumi delle realtà militari medievali.
La didattica viene svolta da personale qualificato che in costume interpreta la soldataglia mercenaria facente parte della compagnia.
© copyright Associazione Culturale Opificium
Tutte le foto e i testi sono di proprietà dell’Associazione. Con ciò non vogliamo vietarne completamente l’uso, a patto che se ne indichi la provenienza e/o autore. Grazie.
Tutte le foto e i testi sono di proprietà dell’Associazione. Con ciò non vogliamo vietarne completamente l’uso, a patto che se ne indichi la provenienza e/o autore. Grazie.