Arcaio
Per più di 20.000 anni l'arco e le frecce sono stati presenti nella vita dell'uomo. Le più antiche testimonianze che si riferiscono alle sue origini sono forse alcune punte di freccia di epoca paleolitica e alcuni affreschi rupestri. Presente in quasi tutte le culture, nel corso dei secoli è divenuto -da strumento rudimentale che era - un dispositivo meccanico altamente sofisticato. Nell'alto medioevo l'arco fu usato in larga parte per la caccia, poi dopo le guerre di conquista dell'Inghilterra da parte dei Normanni, fu largamente utilizzato nelle campagne militari. Dopo l'XI/XII secolo tutte le popolazioni medioevali europee tornarono ad arruolare arcieri nei propri eserciti, sino all'introduzione delle armi da fuoco (fine del XIV - inizio XV sec. d,C.).
Nel medioevo italiano gli arcieri costituirono speciali corpi comunali a difesa e guardia delle cinte murarie castellane, impiegati per il mantenimento dell'ordine e la sicurezza, nonché utilizzati nelle campagne militari. In battaglia gli arcieri potevano essere utilizzati per aprire le ostilità, per proteggere la cavalleria, per disperdere le schiere nemiche o per le operazioni di assedio, sia in difesa che in attacco delle mura.
Venivano reclutati nelle classi inferiori ed equipaggiati con armamenti poco costosi, non ingombranti e non pesanti. Il ruolo dell'arciere non poteva essere rivestito da chiunque, infatti per raggiungere un discreto rendimento in battaglia e per penetrare le armature del nemico, era necessario impiegare archi di elevata potenza. Quindi occorrevano una pratica e un esercizio costanti, nonché una forza non indifferente.
Nel mestiere rappresentato sarà possibile ammirare le fasi costruttive di un arco con metodologia prettamente filologica, ma anche prodotti già finiti creati con diverse essenze legnose; frecce, corde e punte particolari, assieme a tutti gli strumenti che potevano essere utilizzati per la realizzazione e finitura di archi, corde, frecce e punte.
Raffaele Sartini
Nel medioevo italiano gli arcieri costituirono speciali corpi comunali a difesa e guardia delle cinte murarie castellane, impiegati per il mantenimento dell'ordine e la sicurezza, nonché utilizzati nelle campagne militari. In battaglia gli arcieri potevano essere utilizzati per aprire le ostilità, per proteggere la cavalleria, per disperdere le schiere nemiche o per le operazioni di assedio, sia in difesa che in attacco delle mura.
Venivano reclutati nelle classi inferiori ed equipaggiati con armamenti poco costosi, non ingombranti e non pesanti. Il ruolo dell'arciere non poteva essere rivestito da chiunque, infatti per raggiungere un discreto rendimento in battaglia e per penetrare le armature del nemico, era necessario impiegare archi di elevata potenza. Quindi occorrevano una pratica e un esercizio costanti, nonché una forza non indifferente.
Nel mestiere rappresentato sarà possibile ammirare le fasi costruttive di un arco con metodologia prettamente filologica, ma anche prodotti già finiti creati con diverse essenze legnose; frecce, corde e punte particolari, assieme a tutti gli strumenti che potevano essere utilizzati per la realizzazione e finitura di archi, corde, frecce e punte.
Raffaele Sartini
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Tutte le foto e i testi sono di proprietà dell’Associazione. Con ciò non vogliamo vietarne completamente l’uso, a patto che se ne indichi la provenienza e/o autore. Grazie.
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